Gli avvocati e la tentazione della start-up LegalTech

Molti LegalTech sono supportati da avvocati d'oltremanica. In Francia, tuttavia, il fenomeno resta marginale a causa delle numerose insidie ​​che attendono gli avvocati che creano LegalTech. Gli ostacoli derivano da vari fattori, sia legati al capitale ma anche derivanti da un problema di competenze e dal cambiamento delle mentalità. Aggiornamento sulla tentazione della start-up LegalTech.

Avvocati e LegalTech: opportunità da cogliere o potenziale pericolo?

È un dato di fatto a cui ormai nessun professionista legale può sfuggire: il mercato legale è entrato in una nuova era. Le rivoluzioni tecnologiche sconvolgono il diritto e mettono in discussione il futuro: lo spettro dell’uberizzazione del diritto, la fantasia dell’avvocato robot, ecc. Nuovi attori arrivati ​​sul mercato francese a partire dagli anni 2010, LegalTech cristallizza così un certo numero di sogni irrealizzabili e di idee preconcette. Quindi, sono davvero una minaccia per la professione legale? Il punto in questo articolo.

 

L’emergere del LegalTech: tra disruption e sconvolgimento del mercato legale

Fondamentalmente dirompente, Legaltech infrange i codici e provoca uno sconvolgimento nel mercato legale.

 

Una differenza di posizionamento sul mercato legale

L'arrivo di LegalTech consente soprattutto una democratizzazione dell'accesso al diritto. LegalTech infatti ha il vantaggio di rendere più accessibile il diritto, di cui, sia chiaro, ne ha davvero bisogno...!

Colmano quindi una lacuna, un vuoto nel mercato legale. Offrendo informazioni giuridiche semplici e generali, alcune LegalTech si rivolgono a clienti ignorati dagli avvocati perché di scarso potenziale o a coloro che non oserebbero varcare la soglia di uno studio.

E se questi “piccoli” consigli a volte bastano in certi casi, l’esempio migliore lo troviamo nei modelli di atti giuridici come gli statuti societari, i clienti a volte si scontrano con i propri limiti. Per andare oltre il modello generale, la competenza di un avvocato si rivela spesso fondamentale per fornire un’analisi precisa, personalizzata e dettagliata.

 

Nuovi mercati, nuove sfide

Pertanto, LegalTechs identifica nuove esigenze di clienti conquistando un segmento di mercato trascurato dagli avvocati. Prendi questi nuovi mercati diventa quindi una possibilità da sfruttare per gli avvocati che dovranno ripensare la propria offerta di servizi per adeguarsi a questa novità coincidenza.

Cosa possono fare gli avvocati? Per conquistare questi nuovi mercati è necessario creare a proposta di valore diversa, ad alto valore aggiunto ma anche più costosi e abbinati a una presenza digitale ormai imprescindibile. Proporre una gamma di servizi e prezzi più trasparente è anche un punto di forza di LegalTech che gli avvocati dovranno sfruttare per attirare i clienti.

Un’altra strada da studiare è lo “sportello unico per il diritto” che riunisce professionisti del diritto. Questa sinergia di competenze è incoraggiata anche dal legislatore che ha reso possibile l’interprofessionalità a partire dalla legge del 6 agosto 2015.

 

I nuovi orizzonti aperti da LegalTech: disruption e innovazione

Da questa interruzione derivano nuove opportunità. LegalTech, lungi dal costituire una minaccia incombente, mira piuttosto a diventare in futuro un aiuto essenziale.

 

Assistenza quotidiana nella gestione della pratica

Sebbene alcuni LegalTech offrano servizi che competono direttamente con gli avvocati, non è così per tutti. Inoltre, la concorrenza di queste Legaltech dovrebbe essere chiaramente messa in prospettiva perché si verifica principalmente in un segmento piuttosto a basso costo del mercato legale.

In realtà dobbiamo ricordare che l’essenza e lo scopo iniziale di LegalTech è essere tecnologie al servizio del diritto. Questo è il caso della stragrande maggioranza delle LegalTech che quotidianamente forniscono aiuto e assistenza alle professioni legali grazie a nuovi strumenti. Lavorano a fianco degli avvocati per offrire loro soluzioni soluzioni innovative e soprattutto operative nel quotidiano.

Offrono la possibilità di sbarazzarsi di compiti ingrati, dispendiosi in termini di tempo e ripetitivi grazie alla redazione automatizzata dei documenti, alla semplificazione della fatturazione e del lavoro collaborativo, ecc. Soluzioni di gestione pratica come Jarvis legale ad esempio, permetterti di gestire quotidianamente il tuo ufficio in modo efficiente e innovativo. Grazie a LegalTech esistono solo ora nuove possibilità: protezione dei documenti tramite Blockchain, sviluppo di banche dati giuridiche basate sull'intelligenza artificiale, ecc.

 

La possibilità di reinventarsi: verso l'avvocato aumentato

L’adozione di questi nuovi strumenti spesso consente ai professionisti di farlo risparmio di tempo produttività considerevole e migliorata. L’unica domanda che rimane è questa: come riutilizzare in modo efficace il tempo risparmiato? L'avvocato allora può concentrarsi sul suo valore aggiunto, la parte del suo lavoro che è insostituibile dalla macchina.

In altre parole, si punterà sull’avvocato di domani conseil personalizzato, specifico e adattato ad ogni situazione. È per questo motivo che lo sviluppo e il miglioramento delle relazioni con i clienti saranno fondamentali in futuro. In realtà si vede chiaramente che ognuno ha la vocazione a restare nel proprio ambito di competenza: i Legaltech danno aiuto e supporto, ma non si tratta di fornire consulenza legale perché non è il loro core business.

Come ha dimostrato Schumpeter, se l’innovazione è distruttiva, è anche e soprattutto creativa. L'emergere di LegalTech spinge gli avvocati a rinnovarsi e reinventarsi per diventare avvocati “aumentati”. che potranno sfruttare le nuove opportunità offerte dalle tecnologie.

 

Oggi LegalTech rappresenta ovviamente una vera opportunità per gli avvocati. Con il loro potenziale di agilità e creatività, stanno sconvolgendo il tradizionale mondo del diritto. Manca solo un passo affinché siano pienamente integrati nell’ecosistema giuridico seguendo il modello degli Stati Uniti, dove si sono sviluppati ad alta velocità a partire dagli anni 2000.